Un insieme di elementi rende unico il logo, una sintesi creativa dai forti connotati emotivi che unisce il concept d’Oriente con lo stile Italiano rappresentando la filosofia del brand che cresce, evolve e percorre sentieri alternativi per raggiungere destinazioni sempre nuove.
La prima figura allegorica raffigura un pavone, dove la parte iniziale crea il becco, il collo e le piccole ali, terminando con la rappresentazione della coda durante il corteggiamento; un magnifico strascico erettile verde si trasforma nell’affascinante “ruota”.
La straordinaria apertura a ventaglio della coda di questo imponente uccello sacro esprime la grandezza dell’universo; in India ha un posto speciale, tema di antiche storie indiane, poesie e canzoni, come simboli di amore, gioia, pace, bellezza e compostezza…ma non solo…Riconosciuto come l’uccello nazionale il pavone rappresenta la successione dei cicli temporali nella cosmogonia indù e, per secoli, ha svolto un ruolo fondamentale nella tradizione indiana divenendo sacro per molte dinastie.
Nelle religioni, il pavone è associato al simbolismo astrale e può agire come la personificazione del cosmo, del cielo stellato, del cerchio del sole o della luna grazie alla forma e al colore della coda. Le “macchie” che appaiono sulle piume assomigliano a numerosi occhi, questo è percepito nella mitologia indiana come un’immagine del cielo stellato. Icona simbolica anche nell’arte paleocristiana, l’immagine di due pavoni in piedi faccia a faccia rappresenta le anime dei credenti che bevono alla fonte della vita. Esiste anche una credenza cristiana, attribuita a Sant’Agostino, che identifica il pavone come emblema dell’immortalità dell’anima. Anche in Cina, il pavone è considerato un simbolo di bellezza, dignità e status.
Dalla sua creazione mitica, alla capacità di danzare per gli dei e predire un monsone, il pavone ha saputo colmare facilmente l’abisso tra mito e realtà come il fruscio delle piume della sua coda. Sin dalle epoche antiche era simbolo di splendore e magnificenza…rimane ancora oggi nel mondo l’icona incontrastata di bellezza, amore e romanticismo.
La seconda allegoria nascosta dietro i diversi effetti ottici ritrae il tronco di un’altro simbolo sacro delle terre d’Oriente: il Banyan Tree. Le sue radici scendono dai rami ancorandolo al terreno, trasformandosi alla fine in tronchi, così che decenni dopo è difficile distinguere le radice dal fusto.
È uno degli alberi più venerati in India, ha la capacità di sopravvivere e crescere per secoli ed è spesso paragonato al rifugio dato da Dio ai suoi devoti; considerato una vera incarnazione botanica dell’anima universale.
Menzionato in molte scritture come Albero dell’Immortalità, Albero della Vita o Albero del Mondo, è un tema popolare anche nella cosmologia e nel buddismo indù e giainista. Viene piantato di fronte ai templi indiani come simbolo di longevità. Rappresenta anche la Trinità Indù (Trimurti), la corteccia impersonifica Vishnu, le radici Brahma ed i rami Shiva. Il fruscio delle sue foglie è attribuito alle divinità che vi risiedono.
Tutto ciò che evoca la nozione di immortalità diviene di buon auspicio in India questo perché, fin dai tempi antichi, i veggenti indiani erano consapevoli della natura transitoria delle cose che ci circondano. Tutto muore: ogni pianta, ogni animale, anche i momenti muoiono, il presente diventa il passato in un istante. L’albero di Banyan sempreverde e ombroso è quindi un rifugio eterno per tutte le creature incapaci di sopportare i capricci della vita.
Il connubio Pavone – Banyan genera, con un primo impatto visivo, una piuma, rappresentazione simbolica della purezza dei tesori che ci offre la terra. I colori richiamano il piumaggio blu – verde iridescente del pavone ma anche del mare e della natura, due dei cinque elementi della terra dalla quale provengono i nostri prodotti.